Element-Z di Progetto Amunì
21 marzo 2022 Ore 21:00 - 22:30 Auditorium Piazza Libertà, Bergamo
Ragazzi e ragazze su fondo buio con in mano degli smartphone da cui proviene una luce
 
Element-Z

di Babel Crew/Progetto Amunì (Palermo), con Naomi Adeniji, Hamissou Alidou, Ibrahim Ba, Priyanka Datta, Bandiougou Diawara, Julia Jedlikowska, Hajar Lahmam, Jean-Mathieu Marie, Junaky Md Abdur, Bob Murana, Andrea Sapienza, Godwin Alfred Sobo Blay, Sheriff Sonkoi - durata 50’
 
In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali del 21 marzo 2022, Festival ORLANDO ospita il Progetto Amunì di Babel Crew (Palermo): una compagnia multietnica nata da un laboratorio di ricerca permanente di linguaggi scenici contemporanei, finalizzato alla formazione nei mestieri dello spettacolo dal vivo artistici e tecnici, rivolto a minori non accompagnati, richiedenti asilo, rifugiati politici e italiani di seconda generazione.
Il gruppo presenterà lo spettacolo teatrale  ELEMENT Z che esplora dal suo interno la Generazione Z o Post-Millennial: i nati dal 1995 al 2010, quando internet era già in ogni casa, che non hanno conosciuto un mondo non connesso. 
La performance è un’opera corale che, attraverso il linguaggio del teatro-danza, vede la Compagnia Multietnica del Progetto Amunì relazionarsi con il mondo circostante in continuo mutamento, senza mai lasciare quell’oggetto scenico che diventa protesi dei corpi: uno smartphone, la cui presenza ossessiva si traduce in nuove e diverse relazioni per una generazione che guarda al futuro affrontando le proprie paure, urlando le proprie rivalse, dimostrando o perdendo fiducia con un click, un selfie o uno scroll.
 
L’iniziativa rientra nel progetto ORIZZONTI di Immaginare Orlando, sostenuto dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) all’interno delle attività della XVIII Settimana d’azione contro il razzismo.
In collaborazione con il Comune di Bergamo, Up To You, IFF - Integrazione Film Festival
Con il patrocinio del Tavolo Permanente contro l'omolesbobitransfobia del Comune di Bergamo

Dopo lo spettacolo si terrà un incontro con la compagnia e il pubblico.
 
INFO
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili, consigliata la prenotazione a prenotazioni@orlandofestival.it
 
 

 

 

CREDITS


Drammaturgia di gruppo diretta da GIUSEPPE PROVINZANO
Musiche SERGIO BEERCOCK
Coreografie SIMONA ARGENTIERI
Luci GABRIELE GUGLIARA
Aiuto regia ROSSELLA GUARNERI
Actor coach LUIGI MARIA RAUSA
Organizzazione DIANA TURDO
Foto NAYELI SALAS CISNEROS
Video GIUSEPPE GALANTE
Ufficio stampa SILVIA MAIURI
Con NAOMI ADENIJI, HAMISSOU ALIDOU, IBRAHIM BA, PRIYANKA DATTA, BANDIOUGOU DIAWARA, ALEXSIA EDMAN, JULIA JEDLIKOWSKA, HAJAR LAHMAM, JEAN MATHIEU MARIE, JUNAKY MD ABDUR, BOB MURANA, ANDREA SAPIENZA, ALFRED SOBO BLAY, SHERIFF SONKO e con la partecipazione di SONIA TAZEGHDANTI

 


Il Progetto Amunì dal 2017, ideato e diretto da Babel, é un laboratorio di ricerca permanente nei linguaggi scenici contemporanei finalizzato alla formazione ai mestieri dello spettacolo dal vivo artistici e tecnici, rivolto a minori non accompagnati, richiedenti asilo, rifugiati politici e italiani di seconda generazione con l’obiettivo di costituire una Compagnia Multietnica capace di autodeterminarsi. Nel 2018 è vincitore del Premio MigrArti al Miglior Spettacolo con “Volver”.


Babel nasce nel 2011 per confrontare e promuovere diversi linguaggi, professionalità, prospettive e progettualità. Si occupa di nuovi linguaggi contemporanei nel teatro, danza, cinema, musica dal vivo, organizzazione di eventi culturali, formazione artistica e tecnica professionale e di base, progettazione artistica e in ambito sociale. Babel è una crew di artisti e professionisti dell'arte e della cultura, che mirano a una svariata creazione di iniziative culturali: ogni artista ha la libertà di muoversi nel suo campo e nelle sue competenze, ricevendo sostegno, collaborazione, merito e riconoscimento. In Babel la diversità dei linguaggi è motivo di accrescimento e di confronto e la complementarietà delle professionalità come moltiplicatore del potenziale. Babel si confronta con quanti più linguaggi possibili, per non essere mai uguale a se stessa e per non ridursi mai a una bestia da stile: sogna, immagina, progetta, costruisce, incontra, si scontra, cresce, si modella, si sforza, lavora e sostiene chi lotta e lavora per cercare nuovi modelli di produzione culturale e sociale con onestà, forza e determinazone. Babel opera a e da Palermo allo Spazio Franco - laboratorio per la creazione contemporanea: dal 2018 Babel è una compagnia di produzione riconosciuta dal MiC.
 

Foto di Samanta Cinquini

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